Il territorio dell`odierna Boscotrecase nel medioevo era noto con il nome di Sylva Mala. Durante il regno di Federico II di Svevia esso fu distaccato dai tenimenti del castello di Ottajano e, passato al Demanio, diventò luogo di caccia per la corte. La Sylva confinava a nord col Vesuvio, a sud con il lido del mare (Capo Oncino), ad ovest con il territorio della Turris Octava (Torre del Greco), ad est con Nemus Schifati (Boscoreale) . Con un documento del 28 marzo 1337 Roberto d`Angiò ne confermò il distacco da Ottajano, donando l`interno territorio ai conventi napoletani poco prima fondati dalla regina Sancia di Maiorca: Santa Chiara, Santa Maria Egiziaca e Santa Maria Maddalena.
Nel 1345 Giovanna I d`Angiò confermò la concessione ai tre Reali Monasteri e l`antica Sylva Mala acquisì il toponimo di Bosci Trium Domorum (Boscotrecase).
Durante il governo aragonese, con l`affidamento in enfiteusi delle terre di proprietà conventuale, iniziò il disboscamento della selva: la zona cominciò ad essere popolata da un primo nucleo, identificabile nel villaggio di Trecase, si raccolse attorno ad una piccola cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie. Il successivo sviluppo dell`abitato comportò anche la trasformazione della cappella in parrocchia e, nel 1589, in seguito ad una devastante eruzione vulcanica, la chiesa fu ricostruita con dimensioni maggiori, conservando il vecchio titolo e, soprattutto, confermandosi come unica parrocchia del circondario.
Durante il XVII secolo nel comprensorio dell`antica Sylva Mala si formarono altri due quartieri: Oratorio e Nunziatella, mentre si estese il quartiere di Terra Vecchia (l`odierna Torre Annunziata). La contrada oratorio prese il nome da un oratorio insediato all`interno della cappella dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria, in località Potechelle, già esistente nel 1628 accanto alla chiesa di Sant`Anna.
Entrambe le contrade – Oratorio e Nunziatella – si svilupparono lungo l`antica strada che, proveniente da Torre del Greco e attraversando Trecase, conduceva a Boscoreale. La popolazione di Boscotrecase, alla fine del Seicento, era di circa settemila abitanti distribuiti nelle campagne, nel quartiere Trecase e in tre contrade lontane tra loro che dipendevano tutte dall`unica chiesa di Trecase. Il 29 aprile del 1668 l`Università chiese alla Curia di Napoli l`istituzione di tre nuove parrocchia: la prima in contrada Oratorio sotto il titolo di Sant`Anna, la seconda in contrada Annunziatella dedicata all`A.G.P., la terza a Terra Vecchia, con il nome Spirito Santo. L`anno successivo le tre chiese furono dotate di dall`Università di una cospicua rendita per il loro mantenimento (62 ducati l`anno per Sant`Anna) ma furono anche vincolate dall`obbligo di corrispondere al parroco della Chiesa Santa Maria delle Grazie la somma di 4 carlini per ogni nato o defunto.
La chiesa di Sant`Anna situata nella contrada Oratorio, fu edificata nella seconda metà del XVII secolo in sostituzione di un edificio più piccolo che sorgeva nello stesso luogo. Fu istituita come parrocchia nel 1669 dal cardinale Innico Caracciolo e, nel 1674, fu sottoposta ad un restauro radicale che ne modificò aspetto e dimensioni. Questo intervento fu finanziato anche dalla comunità locale, in particolar modo da alcune famiglie notabili di Bosco tra cui i Cirillo, che avevano una cappella all`interno della chiesa. L`aspetto del tempio rimase pressocché invariato dal 1674 al 1780, quando la navata fu allungata, furono aggiunti l`oratorio e il campanile, fu rifatta la facciata.
Ulteriori modifiche furono apportate subito dopo l`Unità d`Italia, quando vennero rifatti gli altari in marmo , mentre l`imponente eruzione del Vesuvio nel 1906 causò il parziale interramento del sagrato della chiesa – che da allora non ebbe più la scalinata d`accesso – e dei locali sotterranei, nei quali sono stati ritrovati, in parte seppelliti nella lava e nel fango, i resti della chiesetta antecedente al rifacimento seicentesco.
Il complesso parrocchiale dedicato a Sant`Anna comprende la chiesa, la casa canonica con attiguo campanile, l`adiacente congrega dell`Immacolata Concezione, due fabbricati contigui nei quali si svolgono le attività parrocchiali ed un teatro realizzato in uno spazio retrostante al presbiterio della chiesa, al quale si accede dai locali interrati del tempio e da un vialetto interno. E` da considerarsi nucleo storico della struttura quanto identificabile con la particella catastale A.
La facciata della chiesa è divisa in due ordini: il primo è scandito da quattro lesene doriche posizionate su uno zoccolo che inquadrano il portale, definito da colonne a sostegno di un timpano curvo spezzato da un`edicola.
Il secondo ordine è ripartito da lesene con capitello ionico che inquadrano una vetrata con timpano curvo. Il coronamento della facciata è costituito da un timpano triangolare con oculo. Su lato ovest della chiesa si trova il campanile barocco a quattro ordini sovrapposti.
La chiesa è a pianta longitudinale, con navata unica e cappelle laterali, transetto non sporgente e presbiterio piatto.
La copertura è a botte con lunette finestrate, la cupola a catino è impostata all`incrocio tra la navata ed il transetto. L`interno, decorato da stucchi tardo barocco, è scandito da lesene con capitello corinzio a sostegno di un`alta trabeazione che termina con un marcapiano molto aggettante. Dalla chiesa si accede alla cripta, nella quale sono ancora presenti le tracce della lava dell`eruzione del 1906. I locali resi nuovamente fruibili, sono adibiti a salette di ritrovo per i ragazzi e depositi.
Il campanile ad ovest della chiesa ed adiacente alla facciata, è composto da quattro ordini sovrapposti e cupola a bulbo.
Al piano terra si trova l`uffici del parroco.
Perpendicolarmente alla chiesa si trova la congrega dell`Immacolata Concezione, nucleo originario, nel XVII secolo, della parrocchia di Sant`Anna. Residui di muratura appena visibili in pianta fanno ipotizzare che la piccola fabbrica, attualmente a croce latina, fosse originariamente a pianta centrale, con una cupola all`incrocio dei bracci. Le modifiche dovrebbero risalire al 1780, quando fu rifatta la facciata, del tempio, in stile barocco, con lesene sormontate dai capitelli corinzi e timpano triangolare decorato a dentelli. L`interno è un aula priva di abside, con copertura piana di recente realizzazione e rade lesene piatte prive di capitello. A sinistra dell`ingresso è collocata la sacrestia, di dimensioni poco inferiori rispetto all`intera congrega.
Lungo la parete est della chiesa si trova un volume di forma trapezoidale che termina, al primo piano, con alcuni ambienti destinati ad abitazione del parroco e foresteria. La casa canonica è costituita da due appartamenti autonomi con coperture a schifo e terrazzo panoramico.
Dal livello della chiesa, attraverso un corpo scala contenuto in questo volume, che ha anche un ulteriore accesso indipendente da piazza Sant`Anna, si accede alla cripta del livello inferiore ed alla casa canonica del piano superiore. La scala è a rampanti su volte a sbalzo in muratura, con andamento mistilineo e pedante in pietra vesuviana bocciardate.
Vero nucleo storico della contrada Oratorio e parte fondamentale del comune di Boscotrecase, la chiesa di Sant`Anna ben rappresenta l`evoluzione di questo paese che, nel XVII secolo, si trasformò da borgo agricolo a ricco feudo. Il complesso parrocchiale, concluso intorno alla piazza sulla quale si affacciano la chiesa, il campanile e la congrega, racchiude in se le stratificazioni di questa crescita e le testimonianze degli eventi naturali che ne determinarono i cambiamenti, affermando cosi la sua assoluta importanza per la cittadina e per l`intero comprensorio vesuviano.
Bibliografia
- Casale, La chiesa parrocchiale dell`Ave Gratia Plena di Boscotrecase, Boscoreale, 2008